La settimana della moda parigina si è conclusa da qualche giorno in un clima a dir poco surreale. La guerra in Ucraina imperversa ed anche il mondo del fashion deve prenderne atto. Due gli show che non dimenticheremo: BALENCIAGA e VALENTINO.
Lo show di Balenciaga diventa un vero e proprio atto di denuncia contro la guerra in Ucraina, mentre il nuovo “rosa Valentino” è rivoluzionario, portatore di pace, amore e inclusione.
La moda è da sempre prima di tutto attualità e, come tale, non può ignorare il proprio dovere di cronaca. Neanche quando gli accadimenti sono improvvisi e all’ordine del giorno come quelli di una guerra. Certo non si può stravolgere il lavoro preparato da mesi… ma qualcosa si può fare, come ad esempio utilizzare il momento della sfilata per lanciare un messaggio. Così ha fatto Armani alla fashion week milanese (scegliendo di eliminare la musica in segno di rispetto per le vittime), ma ancor più d’impatto la scelta di Balenciaga a Parigi.
La maison francese presenta la sfilata Autunno/Inverno 2022-2023 in uno spazio circolare ricoperto di neve artificiale, protetto da un vetro trasparente da cui gli ospiti hanno una visione a 360° della passerella. Modelle e modelli avvolti in completi total black o in silhouette oversize camminano incerti come profughi sotto una tormenta di neve trascinando grandi sacchi, che sembrano rappresentare i pochi averi raccattati prima di fuggire. Così lo stilista georgiano Demna Gvasalia lancia il suo messaggio. Un messaggio potente da parte di qualcuno che la terribile esperienza della guerra l’ha vissuta sulla sua pelle quando, nel 1993 insieme alla sua famiglia, è fuggito dalla Georgia e dalla repressione russa a piedi barattando due kalashnikov per un cavallo. Arrivato poi in Germania, ha vissuto per parecchio tempo in un campo profughi.
La sfilata si apre con un’enorme t-shirt con i colori dell’Ucraina e una lettera scritta e recitata dallo stesso designer in russo. Queste le parole di Demna Gvasalia: “La Guerra in Ucraina ha innescato il dolore per un mio trauma del passato risalente al 1993, quando la stessa cosa è successa nel mio paese d’origine e sono diventato per sempre un rifugiato. Per sempre, perché è qualcosa che rimane sempre con te. La paura, la disperazione, capire che nessuno ti vuole. Ma ho anche capito ciò che importa veramente nella vita, le cose più importanti, tipo la vita stessa, la compassione e l’amore umano”.
“È per questo che lavorare a questa sfilata questa settimana è stato molto difficile — ha continuato lo stilista — perché in un momento come questo, la moda perde la sua rilevanza e il suo diritto di esistere. La settimana della moda sembra quasi un’ assurdità. Ho pensato per un attimo di cancellare la sfilata a cui io e il mio team abbiamo duramente lavorato. Ma poi ho capito che cancellarla avrebbe voluto dire arrendersi, arrendersi al male che mi ha già fatto soffrire per quasi 30 anni. Ho deciso che non posso più sacrificare parti di me in nome dell’ago senza cuore, senza senso, della guerra. Questa sfilata non ha bisogno di spiegazioni — ha concluso — è dedicata alla resistenza, al non avere paura e alla vittoria dell’amore e della pace”.
Tra gli ospiti presenti in prima fila, Chiara Ferragni, l’attrice Isabelle Huppert, François Henri Pinault, patron di Kering, a cui fa capo il marchio Balenciaga, con la famiglia al completo, compresa la moglie e attrice Salma Hayek. E non poteva mancare la testimonial d’eccezione e musa ispiratrice della maison, Kim Kardashian, che per l’occasione ha indossato una catsuit nera tutta ricoperta da un nastro giallo recante il logo Balenciaga.
Sfilata senza precedenti anche per VALENTINO
Un invito rosa, una passerella rosa, una collezione rosa. Scelta audace quella di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della maison, che a Parigi presenta una sfilata storica monocromatica, in cui protagonista non è più l’iconico rosso, ma una nuova tonalità di rosa acceso, ribattezzato Pink PP, un rosa energico e vivace, molto vicino al fucsia, ideato dalla maison di moda in collaborazione con Pantone.
“Il Pink PP – spiega Piccioli – è il colore dell’energia, della curiosità, dell’invenzione, della comunità e dell’amore. Una forma di libertà che forse non esiste da nessun’altra parte nel regno del colore. Non si tratta di uno stile girly, ma di partire da una base monocromatica per cambiare la percezione del look. Quando tutto è dello stesso colore, siamo più attaccati ai dettagli, ai volumi, alle proporzioni e ai tagli. Non distinguiamo i generi, ma vediamo persone reali”.
Un segnale forte quello di Pierpaolo Piccioli, che presenta un colore rivoluzionario, simbolo di una nuova era, una nuova idea di bellezza, moderna, audace e libera da etichette. Ormai sono passati i tempi in cui il rosa era un colore “da femmine”. Oggi la vera eleganza è libera da schemi, è genderless e inclusiva.
Durante lo show parigino, il Pink PP è spezzato solo dal total black, creando ad hoc un contrasto davvero potente, indicativo di sapiente controllo nell’uso del colore, nonché consapevolezza della sua forza espressiva. Linee fluide, bluse impalpabili e quasi trasparenti, maxicappotti, cappe e abiti ricamati con fiori e cristalli, su collant coprenti (sempre dello stesso rosa, ovviamente) e scarpe-scultura con vertiginosi plateaux. Tagli e dettagli sofisticati abbinati ad una palette cromatica minimalista, per un effetto shock!
Ospite d’onore della sfilata, nonché testimonial e musa ispiratrice della maison italiana, Zendaya, l’attrice americana protagonista della nuova serie-fenomeno Euphoria. La star ha indossato un elegante tailleur rosa caratterizzato da applicazioni di fiori ton sur ton, mentre ai piedi ha sfoggiato le vertiginose scarpe platform con punta quadrata, dimostrandosi più che mai ambasciatrice del nuovo mood VALENTINO.
Tutto davvero so cool!!
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